26 Aprile

CRUDO FESTIVAL

VIVA LA MAMMA | manuale senza istruzioni

di e con Gioia Morisco

Anfibia | Visioni Emergenti

produzione scenario pubblico

Viva la Mamma

manuale senza istruzioni

Un viaggio nel femminile e nei misteri della creazione in forma di assolo. Attraverso il movimento la performer indaga la delicata e al tempo stesso stravolgente avventura del diventare madre. Tra picchi di euforia, dinamismo e momenti di flemmatica lentezza, sono tradotte in movimento le difficoltà quotidiane e universali con cui si confronta una giovane madre. Il suo corpo accoglie, nutre e protegge la nuova creatura, lei ricerca un suo spazio e impara come “sopravvivere” alla nuova condizione.

di e con gioia morisco
Suono Ricardo de Sonis

con il sostegno di Habitat, Rete per gli Spazi Urbani: In collaborazione con AlmaDanza, Crexida, Fienile Fluò, Leggere Strutture

Anfibia
performance inedite
VISIONI EMERGENTI

Anfibia, programma multidisciplinare ed immersivo per performer e danzatori contemporanei, entra nella sezione del festival con la presentazione di inedite performances create e realizzate dai giovani artisti partecipi al percorso.

Ogni artista e’ accompagnato e supportato al progetto fino alla messa in scena finale; durante la serata verranno presentate brevi piecé, inedite al pubblico.

il festival vuole dare un supporto importante, uno sguardo su nuove visione e creazione contemporanea.


“Sismographe”

Idea, directing, choreography: Matthieu Ruf,

Perfomers: Salomé Abbou, Eglė Nešukaitytė, Silvia Ripamonti, Matthieu Ruf

 Quando una linea di faglia si rompe, l’energia accumulata nelle rocce viene brutalmente rilasciata. La paura, il rifiuto, i fragili rifugi non ritardano l’inevitabile: il terremoto mi travolge. E se accettassi che ciò che mi getta a terra potrebbe anche essere ciò che mi solleva? E se diversi respiri interrotti, insieme, liberassero una voce?

 

Credits: grazie a Astrid Valencia, Chiara Osella, Noemi Malito, Francesco Campolo, Beatrise Anda Ozolina. Foto: © Beatrise Anda Ozolina

“Atlas”

Idea, directing, choreography: Christian Sidoti

Performer: Noemi Malito, Christian Sidoti 

Nella realtà manipolata dai social, fondata sul dover apparire e sembrare, Atlas racconta la scissione interiore di un giovane incapace di prendere contatto: con sé, con gli altri. Il protagonista si autoreclude nel buio della sua cameretta; due compagni con lui: da un lato un fantasma, personificazione del proprio sentirsi inadeguato, dall’altro una “finestra digitale” che mostra il mondo fuori, perfetto e finto; esso piomba sulle spalle del ragazzo rendendolo un “Atlante moderno”. Un violento sguardo interiore è il preludio di un cambiamento drastico: morire o vivere a pieno?

 

Credits: ringrazio Salomé Abbou per il suo occhio attento e professionale; Francesca Mazza e Chiara Osella per il tempo dedicato ed i consigli ricevuti nell’approfondire il testo; Carlo Massari per la sua concentrazione ed ispirazione nel seguire il processo creativo; Noemi Malito per avermi accompagnato durante tutta la creazione con pazienza, dedizione e piena disponibilità.

“Rigurgito”

Idea, directing, choreography: Silvia Ripamonti

Perfomer: Silvia Ripamonti

Mentor: Martina La Ragione 

Presa dai tanti pensieri e dalle tante cose da fare, in una società in cui essere efficienti è importante per

sopravvivere, confusa la mente si arrovella su se stessa, diventa ansiosa, si sdoppia, si triplica, si quadruplica, si quintuuuu…mi vien la nausea. Rigurgito. Resisto o desisto? 

Credits: Un ringraziamento speciale va ad Alberto Spagone come aiuto alla ragia e tutoraggio del processo creativo. Grazie a Chiara Osella: mentore, a Noemi Malito: aiuto nella creazione della coreografia “Queen of the Sea” e a tutti i compagni di classe con i quali mi sono confrontata durante la formazione Anfibia. Grazie a Leggere Strutture e allo Spazio Eco per avermi dato la possibilità di utilizzare gli spazi durante le prove.

“Don’t miss your wild traits”

Idea, directing, choreography: Federica Marcoleoni

Perfomer: Federica Marcoleoni 

Quando perdiamo contatto con la psiche istintiva, viviamo in uno stato prossimo alla distruzione. A immagini e poteri naturali per il femminino non è consentito il pieno sviluppo. Quando una donna è staccata dalla sua fonte essenziale risulta sterilizzata, i suoi istinti vanno perduti, soggiogati dalla cultura” Clarissa Pinkola Estes. Commettiamo un baratto nella vita, perdiamo i nostri tratti selvaggi per qualcosa di meno conveniente, incastrandoci in una forma che non ci appartiene.

Credits: Leggere Strutture per avermi dato lo spazio e il sostegno per la realizzazione della performance. Carlo Massari e Lara Russo per l’aiuto all’elaborazione del progetto

Info e vendita biglietti